giovedì 16 settembre 2010

Fa pensare l'aggressione verbale e fisica nei confronti del segretario generale della Cisl .


Fa pensare l'aggressione verbale e fisica nei confronti del segretario generale della Cisl . Questo gesto costituisce un atto gravissimo  perchè può rappresentare il ritorno di una stagione di violenza politica nel Paese che ha conosciuto ben quarant'anni di ricorrente terrorismo ideologizzato. Secondo episodio di un`escalation di violenza,  una cinquantina di lavoratori, studenti e precari legati ai centri sociali torinesi ,che ha avuto come teatro la Festa nazionale del Pd ..
Nel torinese la crisi di lavoro ha finora picchiato duro nella manifattura, a partire dalla metalmeccanica.
I dati più recenti sul mercato del lavoro locale ci dicono che l’onda negativa si va espandendo ai servizi per le imprese.
Si ha la netta impressione che nel complesso le imprese così come si adeguano per ricostituire un minimo di scorte produttive, quando assumono si limitano a sostituire il personale strettamente indispensabile.
Non vanno dimenticati gli stabilimenti torinesi Iveco e Cnh, colpiti da un pesante calo produttivo e da un massiccio e prolungato ricorso alla cassa integrazione
Non mancano qua e là aziende, anche piccole e medie imprese , che si stanno riprendendo o grandi aziende che confermano la loro volontà di radicamento torinese come Pirelli, Lavazza,…. mentre invece non sono poche le multinazionali che mandano precisi segnali di ridimensionamento, se non abbandono, del nostro territorio.
Per questo il confronto politico-sindacale con popolo  assume grande significato e rilevanza a tutto tondo; in stretta correlazione non solo nella dimensione nazionale delle scelte produttive e di mercato, ma il bisogno di  nuove strategie. 
Per mantenere vitale uno stabilimento bisogna renderlo competitivo con investimenti, innovazione tecnologica, organizzativa, di prodotto e produttività del lavoro; ottimizzando un ambiente esterno favorevole;
Questa consapevolezza è fondamentale quanto indissolubile  con la fermezza di perseguire l’obiettivo nella salvaguardia dei posti di lavoro. Si tratta di un atteggiamento irrinunciabile per il Sindacato, che va pure assunto con determinazione e coerenza dai decisori politici pubblici, a livello statale, regionale e locale. E se dunque è importante, come succede in altre nazioni europee, che operi un intervento pubblico in materia di politica industriale e di incentivi al mercato a sostegno del settore, è altrettanto basilare che il danaro della comunità locale e nazionale serva a consolidare le prospettive  degli stabilimenti Fiat a Torino e nel Paese.
Mi fa male ammetterlo   , anche a me stesso,  la   poca fiducia  che si avverte nei sindacati, gli italiani lo considerano uno strumento di tutela ormai “vecchio” non più efficace. .

La maggioranza degli italiani , pensa che  siano uno strumento di tutela ormai superato e   ritengono i sindacati  di oggi non  in linea con le esigenze del mondo del lavoro  e soprattutto  in grado di difendere adeguatamente i lavoratori .
Da qui , si va facendo sempre più strada fra i lavoratori ,  la consapevolezza che i sindacati, sia confederali sia autonomi, siano di fatto non semplicemente collusi con i padroni, ma pienamente integrati nel loro sistema di potere e strenuamente difensori di esso, a tutela di interessi comuni fra capitalisti industriali, agrari, scolastici, forze dell’ Ordine ecc… cittadini che si sentono ingannati e  reagiscono nelle forme più varie, dai litigi verbali allo strappo delle tessere sindacali alla organizzazione in proprio, senza più delega ai sindacati.
A conferma della crescente sfiducia e disincanto verso l’istituzione del sindacato gli italiani pensano  che oggi i sindacati siano più un peso che un vantaggio per i lavoratori.
L’assenza di democrazia sindacale e del lavoro e la mancanza di trasparenti ed eque regole per verificare la rappresentatività dei diversi sindacati hanno regalato a Cgil, Cisl e Uil il monopolio oligarchico dei diritti sindacali. Sia i governi di centro destra sia quelli di centro sinistra hanno protetto tale monopolio: ma gli autori di questa espropriazione dei diritti sono stati i sindacati concertativi che  sono sempre intervenuti direttamente attraverso accordi legislativi e  contrattuali .
 Voglio ricordare ,a coloro che hanno la memori a breve termine  , che  la nascita dei primi veri sindacati avvenne per la necessità di difendersi dai soprusi dalle vessazioni e dalle angherie dei datori di lavoro che schiavizzavano le masse di lavoratori che erano senza alcuna tutela.

Nel dopoguerra , con l'avvento della democrazia i sindacati hanno potuto abbandonare la clandestinità ed uscire allo scoperto.

La passione, l'altruismo la tenacia di alcuni per la difesa del prossimo, per il diritto, contro le angherie, ha permesso lo sviluppo e la crescita dei vari sindacati contribuendo così alla crescita della nazione stessa. Oggi tutte queste qualità sono andate perdute, sostituite dal tecnicismo, dai servizi, dagli opportunismi.


I sindacati sono un quadro alquanto triste ,    sono  diventate  macchine di potere e di clientela: scarsa o mistificata conoscenza della vita e dei problemi della società e della gente… idee… ideali… programmi pochi o vaghi, sentimenti e passione civile…. zero. Gestiscono interessi, i più disparati, i più contraddittori, comunque senza alcun rapporto con le esigenze e i bisogni umani emergenti, oppure distorcendoli, senza perseguire il bene comune.
La Stima e la  fiducia sono le migliori fondamenta sulle quali edificare  un leale e duraturo rapporto dove il malcontento di un singolo individuo, seppur legittimo,  non rimanga  inascoltato. .. perché nessuna battaglia combattuta per un giusto ideale è mai stata  considerata vana. La speranza è una virtù fondamentale per l’uomo che ne necessita per continuare a vivere  e credere che si può cambiare .
Ci vuole coraggio in ogni circostanza nella vita. ….bisogna lottare per aver ciò che si desidera, senza mai sentirsi esseri superiori perché la dignità e l’umiltà sono le nostre più  grandi ricchezze.

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