lunedì 11 luglio 2011

Emergenza rifiuti a Napoli che fare, in una situazione che sembra irrisolvibile.



È ormai innegabile , la terra sta vivendo una lenta agonia ,soffocata da sporcizia di ogni genere e senza una seria presa di coscienza del problema da parte dell’umanità , seguita da incisivi interventi , per porre rimedio ai disastri perpetrati , il nostro pianeta è condannato a perire.Sono ormai secoli,  forse millenni , che l’uomo , con le proprie attività , immette nell’ambiente , incessantemente ,un’interminabile sequela di prodotti di rifiuto , col drammatico risultato di alterare gli  equilibri della biosfera.Gli ambienti maggiormente sottoposti alla veemente aggressione dell’inquinamento sono principalmente tre: l’atmosfera (l’aria), l’acqua e il suolo . La situazione   a Napoli   è ormai di assoluta emergenza  sanitaria  ,  economica e  infine la stessa immagine  della città campana . Saranno sempre di più le zone dove la popolazione imbestialita, butta in strada decine  e decine di sacchetti, bloccando  il traffico   oppure  stupidamente   la bruciano  liberando  così  le diossine  causando  enormi danni all’ambiente  e sperando che così facendo si possa arrivare ad una soluzione....  E' venuto il momento di lavorare tutti insieme e di SAPERE veramente tutto sulla gestione del problema rifiuti. E' chiarissimo, infatti ,che finché ci sarà la possibilità di guadagni illeciti e di manovre poco trasparenti nella gestione, il problema non sarà risolto.Le indagini giudiziarie ed il caparbio lavoro dell’inchiesta della  giornalista Rosaria  Capacchione  hanno  fatto  venire alla luce tutto il "verminaio" che si è nascosto in questi anni  dietro la gestione dell'emergenza rifiuti. Pezzi delle istituzioni e degli apparati in tutti settori hanno utilizzato l'emergenza  per fare affari, sistemare amici, creare e dare consulenze e gestire fiumi di denaro pubblico e con  l'emergenza rifiuti gli  è servita per giustificare le incredibili operazioni  altamente pericolose per la salute, come dimostrano le indagini sul percolato. Da cittadino, in primo luogo,  mi auguro che sugli scenari che si aprono si riesca a fare chiarezza, si riescano ad individuare i responsabili degli scempi e si eviti di rivedere scene già viste;  soggetti più volte inquisiti che restano al loro posto in incarichi di delicatissima responsabilità.   Quanto dolore, nell'assistere allo stupro continuo della nostra terra. I nostri occhi hanno incontrato  quelli di tante persone, che convivono con il cancro; molti  di loro sono bambini che moriranno presto, senza alcuna speranza per il futuro . Tutto quello che sta emergendo dalle indagini ci fa capire quanto l'Uomo pur di arricchirsi distrugge se stesso e la vita dei suoi figli.Penso a cosa serve il lavoro continuo di tanti  scienziati che ogni giorno e per tutta la loro vita studiano affinchè  i  mali come il Cancro vengano debellati attraverso la scoperta di nuove cure se poi l'Uomo  continua lo stesso ad essere  l'artefice dei suo mali  come nell’Università di Catania, nei laboratori di analisi della facoltà di farmacia, in cui le sostanze tossiche venivano smaltite con non curanza e senza rispettare le norme vigenti sui materiali tossici e mortali per l’uomo.Per  tanti anni i gas venivano inalati dagli addetti e venivano liberati in stanze senza finestre, i materiali tossici smaltiti nei lavandini come se fossero normali liquidi e  l’ex Rettore dell’Università di Catania, non abbia mai fatto nulla . I  colpevoli devono  pagare non solo  per il disastro ambientale  , ma soprattutto per giovani pieni di speranza,  voglia di vivere  e  di  salvare  il mondo invece sono  morti di cancro in un luogo ,l’ateneo, dove mettevano a frutto i loro anni di studio per dare al mondo una possibilità di sconfiggere le malattie  mentre le tossine   continuavano  a mietere silenziosamente   loro stessi ,vittime innocenti . Che i responsabili siano condannati e scontino  per intero  quella pena che non sarà mai uguale  al male causato volontariamente . Accertare le responsabilità, come prevede la legge ,ma esigiamo nessuno sconto ai colpevoli  come nessuna pietà questi individui hanno avuto per l'umanità , per la natura e  per ogni  bambino che guarda la madre rassicurandola, nonostante un tumore maligno all'intestino non gli consentirà di raggiungere "l'età della ragione".  I luoghi in cui tutto ciò che dovrebbe essere un diritto diventa una concessione...   non hanno futuro. Le nuove generazioni crescendo nello stesso degrado mentale oltre che ambientale non possono non essere dissimili, tranne rarissime eccezioni.La mia presunzione nasce dalla comprovata esigenza che la spinta al cambiamento provenga dal singolo cittadino e non dall’alto perché  tutti insieme da quando  raggiungiamo l’età della ragione dobbiamo  fare la nostra  piccola battaglia silenziosa di legalità, coerenza, razionalità ed antagonismo al modus pensandi del gregge.Il rinnovamento deve cominciare da noi , la cosiddetta gente comune, attraverso un cambiamento nelle nostre  abitudini, caratterizzate da quell’egoismo tipicamente umano, che  ci porta a  guardare esclusivamente  i difetti degli altri, mai i nostri; impariamo dunque ad evitare errori indegni di un membro dell’evoluta società del terzo millennio.