È ormai innegabile , la terra sta vivendo una lenta agonia ,soffocata da sporcizia di ogni genere e senza una seria presa di coscienza del problema da parte dell’umanità , seguita da incisivi interventi , per porre rimedio ai disastri perpetrati , il nostro pianeta è condannato a perire.Sono ormai secoli, forse millenni , che l’uomo , con le proprie attività , immette nell’ambiente , incessantemente ,un’interminabile sequela di prodotti di rifiuto , col drammatico risultato di alterare gli equilibri della biosfera.Gli ambienti maggiormente sottoposti alla veemente aggressione dell’inquinamento sono principalmente tre: l’atmosfera (l’aria), l’acqua e il suolo . La situazione a Napoli è ormai di assoluta emergenza sanitaria , economica e infine la stessa immagine della città campana . Saranno sempre di più le zone dove la popolazione imbestialita, butta in strada decine e decine di sacchetti, bloccando il traffico oppure stupidamente la bruciano liberando così le diossine causando enormi danni all’ambiente e sperando che così facendo si possa arrivare ad una soluzione.... E' venuto il momento di lavorare tutti insieme e di SAPERE veramente tutto sulla gestione del problema rifiuti. E' chiarissimo, infatti ,che finché ci sarà la possibilità di guadagni illeciti e di manovre poco trasparenti nella gestione, il problema non sarà risolto.Le indagini giudiziarie ed il caparbio lavoro dell’inchiesta della giornalista Rosaria Capacchione hanno fatto venire alla luce tutto il "verminaio" che si è nascosto in questi anni dietro la gestione dell'emergenza rifiuti. Pezzi delle istituzioni e degli apparati in tutti settori hanno utilizzato l'emergenza per fare affari, sistemare amici, creare e dare consulenze e gestire fiumi di denaro pubblico e con l'emergenza rifiuti gli è servita per giustificare le incredibili operazioni altamente pericolose per la salute, come dimostrano le indagini sul percolato. Da cittadino, in primo luogo, mi auguro che sugli scenari che si aprono si riesca a fare chiarezza, si riescano ad individuare i responsabili degli scempi e si eviti di rivedere scene già viste; soggetti più volte inquisiti che restano al loro posto in incarichi di delicatissima responsabilità. Quanto dolore, nell'assistere allo stupro continuo della nostra terra. I nostri occhi hanno incontrato quelli di tante persone, che convivono con il cancro; molti di loro sono bambini che moriranno presto, senza alcuna speranza per il futuro . Tutto quello che sta emergendo dalle indagini ci fa capire quanto l'Uomo pur di arricchirsi distrugge se stesso e la vita dei suoi figli.Penso a cosa serve il lavoro continuo di tanti scienziati che ogni giorno e per tutta la loro vita studiano affinchè i mali come il Cancro vengano debellati attraverso la scoperta di nuove cure se poi l'Uomo continua lo stesso ad essere l'artefice dei suo mali come nell’Università di Catania, nei laboratori di analisi della facoltà di farmacia, in cui le sostanze tossiche venivano smaltite con non curanza e senza rispettare le norme vigenti sui materiali tossici e mortali per l’uomo.Per tanti anni i gas venivano inalati dagli addetti e venivano liberati in stanze senza finestre, i materiali tossici smaltiti nei lavandini come se fossero normali liquidi e l’ex Rettore dell’Università di Catania, non abbia mai fatto nulla . I colpevoli devono pagare non solo per il disastro ambientale , ma soprattutto per giovani pieni di speranza, voglia di vivere e di salvare il mondo invece sono morti di cancro in un luogo ,l’ateneo, dove mettevano a frutto i loro anni di studio per dare al mondo una possibilità di sconfiggere le malattie mentre le tossine continuavano a mietere silenziosamente loro stessi ,vittime innocenti . Che i responsabili siano condannati e scontino per intero quella pena che non sarà mai uguale al male causato volontariamente . Accertare le responsabilità, come prevede la legge ,ma esigiamo nessuno sconto ai colpevoli come nessuna pietà questi individui hanno avuto per l'umanità , per la natura e per ogni bambino che guarda la madre rassicurandola, nonostante un tumore maligno all'intestino non gli consentirà di raggiungere "l'età della ragione". I luoghi in cui tutto ciò che dovrebbe essere un diritto diventa una concessione... non hanno futuro. Le nuove generazioni crescendo nello stesso degrado mentale oltre che ambientale non possono non essere dissimili, tranne rarissime eccezioni.La mia presunzione nasce dalla comprovata esigenza che la spinta al cambiamento provenga dal singolo cittadino e non dall’alto perché tutti insieme da quando raggiungiamo l’età della ragione dobbiamo fare la nostra piccola battaglia silenziosa di legalità, coerenza, razionalità ed antagonismo al modus pensandi del gregge.Il rinnovamento deve cominciare da noi , la cosiddetta gente comune, attraverso un cambiamento nelle nostre abitudini, caratterizzate da quell’egoismo tipicamente umano, che ci porta a guardare esclusivamente i difetti degli altri, mai i nostri; impariamo dunque ad evitare errori indegni di un membro dell’evoluta società del terzo millennio.