lunedì 2 maggio 2011

Negli ultimi mesi la città di Bitonto...



Negli  ultimi mesi la città di Bitonto è stata interessata da una violenta faida armata tra i due principali clan contrapposti che si contendono il controllo del territorio e dei traffici illeciti, in particolare il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti. I due gruppi criminali, sin dalla loro nascita si sono scontrati in una faida che ha fatto registrare negli anni 2003-2008 innumerevoli fatti di sangue.

Il “problema sicurezza” non si risolve con una bacchetta magica dall’oggi al domani, ma necessita di un lavoro sul tessuto sociale continuo e prolungato.
E’ un clima pesante quello che si respira a Bitonto  si sono registrati in città  scontri a fuoco che contribuiscono a creare un clima di paura fra la gente costretta a subire questa guerra di mala che si combatte da tempo fra clan rivali. I cittadini onesti sono stanchi di assistere impotenti a questa escalation di violenza e chiedono giustizia e sicurezza.
 C’è bisogno della nascita  di un ´ antimafia sociale per sconfiggere la criminalità organizzata, a Bitonto come in tutto il territorio Pugliese  .
Molti continuano  a minimizzare quello che sta accadendo, affermando  che a Bitonto ci sia solo una microcriminalità diffusa, cosa non esatta anzi,   a Bitonto negli ultimi anni si sono susseguirsi  una serie di omicidi, molti casi di lupara bianca, rapine, furti in abitazioni e in esercizi commerciali . Ciò ha generato una crescente paura e un profondo senso di sfiducia nei cittadini, i quali sempre più hanno visto assottigliarsi il loro diritto ad una completa fruizione degli spazi della città con una criminalità dilagante .
Tante volte il “Siap”  Sindacato di Polizia ha fatto presente che i tagli alla sicurezza nelle ultime due Finanziarie hanno superato i due miliardi di euro. Il popolo delle forze dell’ordine è  al collasso. Oltre alla mancanza di personale devono  fare i conti con il blocco degli stipendi e se sono necessari straordinari per far fronte alla mancanza di personale, non vengono retribuiti .
Quello delle retribuzioni è solo un aspetto parziale. In realtà, il cuore delle rivendicazioni del  sindacato di Polizia è che, tra tagli e promesse mancate, Tremonti e Maroni hanno ridotto gli operatori di questi settori in condizioni di lavoro tali da pregiudicare seriamente l'efficacia della loro azione: i dati resi noti  dal  sindacato Siap  della Puglia parlano da soli, il deficit di organico è veramente preoccupante. Se la destra fosse sincera, riconoscerebbe che i famosi manifesti di Berlusconi Città più sicure per tutti dovrebbero oggi essere cambiati con Città con meno poliziotti per tutti.
La sacrosanta protesta  ad Arcore delle forze di polizia conferma ancora una volta come il governo Berlusconi sia sempre bravo a riempirsi la bocca con la parola sicurezza salvo poi non mantenere gli impegni e anzi tagliare indiscriminatamente risorse al comparto. La verità è che Maroni promette, Tremonti taglia e Berlusconi, preso com'è dai suoi tanti problemi, se ne frega.
In due anni e mezzo il governo ha ridotto di quasi 2,5 miliardi di euro le risorse destinate al settore, e questo a dispetto dei tanti successi ottenuti, costringendo le Forze dell'ordine a lavorare in condizioni sempre più mortificanti: senza uomini, senza auto di servizio, senza soldi per la benzina, senza rimborsi spese, senza il riconoscimento degli straordinari…. una vergogna infinita.
A Bitonto abbiamo serie problematiche legate al controllo del territorio.
Un grave disagio che mette a rischio la sicurezza dei cittadini e l'ordine pubblico in una situazione sociale preoccupante al quale  
ancora  oggi non abbiamo avuto risposta . Il reperimento delle risorse a favore del provvedimento sulla sicurezza deve essere una priorità di questo Governo che deve mantenere gli impegni presi. Bari, Bitonto ,Manfredonia e Foggia  sono  le aree più pericolose della Puglia sotto il profilo criminale soprattutto nelle aree rurali,  più volte sottolineati dalla prefettura di Bari con un approfondimento sulla situazione della criminalità organizzata.
A destare preoccupazione dunque, oltre all'area garganica e della Daunia, paragonate  all'Aspromonte calabrese, sono le condizioni del capoluogo di Regione e della città di Bitonto. Una preoccupazione che dovrebbe risolversi in una più continua presenza delle istituzioni sul territorio e magari in un aumento delle risorse da impiegare per contrastare il fenomeno della criminalità.
 La mappa del crimine pugliese si presenta  a macchia di leopardo distribuita sull'intero territorio e che in questo momento  merita una particolare attenzione.
Un  territorio  che da tempo ormai patisce una carenza di personale delle forze dell'ordine in grado di tenere sotto controllo un territorio così vasto come quello bitontino. Solo per  poche   settimane, il commissariato di Bitonto   ha incrementato la presenza degli operanti di Polizia con gli agenti della squadra  Mobile di Bari,ma ora sono tornati peggio di prima ; basta l’ assenza di un agente che la pattuglia non può effettuare  il suo servizio .
Resta da capire adesso come le promesse di una maggiore presenza sul territorio delle istituzioni possa essere garantita dal Ministero in ragione delle risicate disponibilità economiche ad esso riservate.
Bitonto è una città che non deve morire,  i cittadini  meritano di  vivere serenamente e sentirsi sicuri .

Il Segretario Generale Regionale Siap Puglia
                                                                                   Francesco TIANI

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