giovedì 10 marzo 2011

Siamo soli, l'Europa non sta facendo nulla.





Basta uscire nelle nostre strade , in un ora qualsiasi del giorno , per accorgersi che l’Italia è letteralmente invasa da un gran numero di cittadini di paesi diversi, Africa, Asia, America del sud .Fino a qualche decennio fa si verificava il fenomeno opposto ,infatti ,erano i nostri connazionali che , spinti dalle necessità della vita , lasciavano l’Italia  per andare a trovare lavoro altrove, in terre  lontane  , con abitudini di vita diverse , privati dei loro affetti e destinati a condurre una vita di stenti per mandare i loro risparmi alle famiglie ,povere risorse che costituivano l’unico loro mezzo di sostentamento ,ma  molti riuscivano anche a metter da parte qualcosa , in modo da poter , in seguito, rientrare dall’estero e riunire la famiglia ,iniziando qui , in Italia , un attività che permettesse loro di vivere decorosamente. Oggi, invece, in Italia  l’immigrazione trova ostilità perché   non  fa che aumentare  il tasso di criminalità nella nostra società già collusa. Non si arrestano gli sbarchi di immigrati… da mezzanotte all'alba  e viceversa .In questi ultimi  settimane sono sbarcati almeno in mille sull'isola di Lampedusa dalle coste africane, a bordo di diverse imbarcazioni col il mare  calmo o agitato , con la pioggia, con il vento . o  con il  sole. Sulla banchina del molo centinaia e centinaia  d’ immigrati rimangono  in attesa di essere portati in varie strutture di accoglienza per poi, come avvenuto in questi giorni, essere trasferiti altrove via aereo o nave .  Dalla Tunisia e  dalla Libia  scappano   generazioni intere, infatti, sono attualmente oltre 2.500 gli immigrati presenti a Lampedusa, mentre gli sbarchi continuano ancora. Sono uomini, donne  senza diritti, senza dignità, senza riconoscimenti che sperano di raggiungere la nostra terra  per avere dignità e lavoro … …  ma si trovano in una terra  ostile  che non riesce a sfamare  neanche i suoi concittadini. Ben altro qui li attende e non certo quello che immaginavano di trovare: una realtà drammatica e dolorosa di respingimenti, decreti di espulsioni, “muri” chiamati ora centri d’ identificazioni e prima centri di permanenza temporanea. Il vero  dramma rimane  quello  dei clandestini , che privi  di documenti  scappano ,raccogliendo freddolosamente le poche cose che ancora possiedono  e  attraversano   l’adriatico con mezzi di fortuna , procurati da gruppi che cercano di sfruttarli in tutti i modi sia  quando  raggiungono  il nostro suolo , ma anche dopo , costringendoli ad accettare una vita fatta di compromessi , di piccoli furti   e anche a  delinquere .Questo arduo  compito  è affidato  dallo Stato ai poliziotti che sebbene numericamente insufficienti per far fronte a questa situazione d’emergenza   e con gli sbarchi  che si susseguono continuamente    sono costretti ad aumentare le ore di servizio,  mentre l’ UE non sta facendo nulla per aiutare  l’Italia .  C'è un terremoto istituzionale e politico che rischia di avere un impatto devastante su tutta l'Europa attraverso l'Italia. Noi siamo come al solito lasciati soli. Stiamo gestendo l'emergenza umanitaria  solo con l’aiuto della protezione civile. E' indispensabile l'intervento dell'Europa.  Sono tantissimi gli immigrati ….  il loro numero aumenta con il passare delle ore, dei giorni e dei mesi ,  con  barconi fatiscenti  giunti dalla Tunisia che hanno ormai invaso il porto di Lampedusa. Le carrette, vecchi motopesca lunghi circa 15 metri, sono distribuite tra il molo Favaloro e l’altra banchina dello scalo dove si trova la sede della Guardia Costiera  dove ormai i pescherecci della flotta dell’isola non riescono più ad ormeggiare. Secondo il ministro Maroni che , pur chiedendo   con insistenza  l'intervento dell'Unione Europea, sostiene che non  c’è nessuna emergenza immigrati  anche ora sapendo che sono previsti   200mila  immigrati . Le   carenze d’organico  della Polizia di Stato e delle Forze dell’Ordine,  Carabinieri, Polizia Municipale e Guardia di Finanza,  si rilevano sul personale che riesce  con enorme sforzo a garantire la sicurezza nella nostra vita quotidiana e nelle funzioni dello Stato, sia  nell’ambito amministrativo che della Giustizia. Non solo, le pratiche di loro competenza si sono estese, oltre al controllo del territorio, nella prevenzione ed indagine sui reati contro  le persone e il patrimonio fino al classico rilascio delle licenze, porto d’armi ed altro e   di tutto  ciò  che riguarda l’immigrazione dai permessi di soggiorno, ai ricongiungimenti, alle conflittualità  familiare esterne e  interne  di queste comunità, fenomeno che prima degli anni 80 riguardava unicamente migrazioni nazionali a bassa criticità, mentre dalla fine degli anni 80 in poi si è estesa a provenienze europee ed extraeuropee. Quando anche una sola di queste Forze dell’ordine  è inadeguata, l’azione degli altri non è più di supporto e di vantaggio, ma si riduce a semplice supplenza ed il risultato può anche non essere ottimale. L'Italia è dunque ,diventata, un paese d immigrazione  ,  ma non ha  un proprio modello di politica migratoria  perché si è adeguata a quello europeo nonostante la conformazione della penisola e il fatto che fosse un fenomeno nuovo  servirebbero  per il nostro territorio  misure speciali e specifiche. La classe dirigente ha dimostrato una certa continuità in mancanza di un progetto politico ben preciso, nell'incapacità di attuare una legislazione relativa ad un fenomeno di carattere nazionale e nell'arretratezza sul piano del rispetto dei diritti civili. Anche se il Ministro Maroni è  al corrente della mancanza di agenti; è necessario che, al più presto , dalle parole il Governo passi ai fatti. Si rifacciano i concorsi pubblici aperti  e trasparenti di Agente di PS, che dal 1996 le varie finanziare hanno  bloccato, a favore unicamente di assunzioni di ex militari. Si ricoprano i ruoli di legge vacanti in coerenza con i proclami politici ,soprattutto, in tutto il territorio italiano, senza discriminazioni  affinché non si rafforzino solo quei commissariati lombardi e veneti per assecondare la politica affine .  Sono  convinto  che la Sicurezza non si faccia risparmiando , ma destinando risorse a mezzi e uomini che si prodigano ogni giorno per la nostra Sicurezza. Questa  situazione si  è  creata per l’effetto dei tagli operati sulla sicurezza  per una politica sbagliata di distribuzione delle risorse . Mi auguro che il Governo inverta  la rotta sulla sicurezza ritenendola un investimento e non un costo che, in quanto tale, va tagliato alla pari degli sprechi che, invece, resistono per il piacere di una casta irriducibile.
Francesco TIANI

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