Secondo antiche testimonianze prima dell’arrivo dei Greci, nell’estremo meridione e recisamente in Calabria visse il popolo degli Itali. Questi presero il nome da un eroe mitico, il re Italo che avrebbe regnato con grande saggezza sull’Italia meridionale e da lui, in seguito, sarebbe derivato il nome ITALIA . Questa parola deriva, probabilmente, dal termine “vitulus”, vitello , quindi “terra dei vitelli”. Con il tempo questa definizione si estese ad altri territori e sotto il dominio romano arrivò a comprendere anche la Pianura Padana. Ancora una volta la nostra amata terra del sud viene vilipesa , offesa e derisa da chi si sente diverso, superiore ossia da un italiano in un Italia che dovrebbe essere unita . È vergognoso che ancora oggi che ci accingiamo a festeggiare il 150esimo anno dell’ unità d’ Italia l’ amministrazione comunale di Spresiano (Treviso) per pubblicizzare la raccolta differenziata si sia servita di un manifesto in cui si vede un cestino dei rifiuti con all'interno la sagoma della Calabria.. alimentando ancora più fratture nel corpo della comunità nazionale. Non siamo tutti "fratelli d'Italia" e non facciamo parte di un Italia Unita. Questo è un messaggio di non fratellanza nei confronti della Calabria e di tutto il sud , purtroppo, non siamo italiani allo stesso modo e questi gesti non fanno altro che mettere in evidenza la differenza tra il nord e il sud. È doloroso venire a conoscenza che questo gesto sia stato fatto dal primo cittadino che dovrebbe essere d’esempio ai suoi cittadini. Il Regno d'Italia faceva sentire degli sfruttati le già povere famiglie del sud e la leva obbligatoria ha fatto ribellare i contadini del sud perché ha fatto 'andare nel brigantaggio tanti giovani, uomini subito dopo il 1860, l'Unificazione d'Italia, togliendo così alle famiglie contadine l'unica ricchezza che avevano: i figli e le Loro braccia per lavorare la terra, nel periodo in cui erano più forti e per quasi 2 anni di servizio militare obbligatorio.Così dilaga il brigantaggio “un eroe che si fà giustizia da sé” , uomini che usano questo codice d'onore' giustizia fai da te' come organizzazione criminale. L a relazione tra 'ndrangheta e brigantaggio è nata semplicemente perché tornava comodo agli uomini d'onore, alla perenne ricerca del consenso, ingentilire le loro origini e presentarsi come gli eredi dei briganti che nell'immaginario popolare continuano ancora oggi a godere di una rappresentazione ben diversa da quella che si trova nelle carte dei processi o di polizia dell'epoca. I briganti sopravvivono come uomini tutti d'un pezzo, coraggiosi, giovani che sanno vendicare le ingiustizie e che sanno andare alla macchia per vivere una vita libera e senza padroni. Alla fine del decennio il brigantaggio era pressoché scomparso, mentre la 'ndrangheta spiccava il salto nel nuovo Stato dove sarebbe cresciuta con la complicità delle classi dominanti per giungere sino a noi. I briganti sono confinati nei libri di storia e nei musei, gli 'ndranghetisti hanno invaso l'Italia e il mondo diventando sempre più potenti perché non sono più analfabeti ma uomini di cultura .
Francesco TIANI
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