giovedì 24 febbraio 2011

Poche auto e vecchie di 15 anni "Così la polizia insegue i ladri"



C'è una Renault affidata alla squadra mobile della Questura di Bari immatricolata nel 1988. Ma c'è anche una Fiat Brava in uso al commissariato di pubblica sicurezza di Bitonto che in dodici anni ha percorso più di 215mila chilometri. La Hyundai Sonica della Digos, acquistata nel 1999 e con un tachimetro schizzato a 250mila chilometri, invece è stata da poco ritirata. Sono poche, vecchie e usurate. Le automobili in dotazione agli uffici della Questura di Bari non sono di sicuro al passo con i tempi. E né tanto meno con i criminali che utilizzano invece autovetture nuovissime e di grossa cilindrata. A denunciare l'inefficienza e l'inadeguatezza del parco auto sono i sindacati di polizia. "Le automobili realmente efficienti sono davvero poche - spiega il segretario provinciale del Sap John Battista - il parco auto è obsoleto. Ci sono veicoli che hanno percorso migliaia di chilometri e non sono più all'altezza di un inseguimento. Soprattutto se consideriamo i rapinatori che si spostano con le Audi e le Bmw. L'ultima grossa fornitura di vetture è avvenuta sei anni fa, da allora molte si sono usurate o rotte e non c'è stata alcuna sostituzione. Riusciamo ad andare avanti solo con le auto confiscate. Ai commissariati decentrati poi arrivano solo gli scarti. Barletta per esempio è in seria difficoltà". L'ufficio prevenzione generale e sicurezza pubblica che presidia ogni giorno le strade della città ha in tutto 33 automobili. Ma i numeri non devono ingannare. Solo 25 sono quelle realmente efficienti e sono le Alfa 159, le altre 8 invece sono Fiat Marea immatricolate nel 2000 e di queste quattro hanno dai 193mila ai 130mila chilometri alle spalle. Sta peggio la Digos che ha solo 9 vetture di cui 3 a noleggio. La squadra mobile invece può contare su 32 auto di cui 13 ottenute grazie alla custodia giudiziale, ovvero sequestrate ai gruppi criminali. C'è però un fuoristrada che ha già macinato 170mila chilometri e un'altra vettura 193mila. "La vera emergenza riguarda i commissariati - protesta il segretario regionale del Silp Cgil Pietro Colpietro - in periferia c'è una situazione drammatica, le auto sono tutte Marea, Punto e Stilo dai 190mila chilometri in su. A Corato, Trani e Gravina c'è una carenza conclamata, le auto migliori vengono tolte ai commissariati e affidate a Bari. Il risultato è che le auto sono insufficienti e poco sicure. Qualche auto in più anche alle volanti poi non guasterebbe". A Gravina infatti, denunciano i sindacati, su 4 auto funzionano solo due. A Bitonto, invece, dove è alta l'attenzione sulla criminalità organizzata, su sei vetture di servizio ci sono una Punto del 1998 con 165mila chilometri e una Brava del 1999 con 215mila chilometri. Fiat Marea, Brava, Punto e Stilo invece sono in dotazione ai commissariati distaccati di San Paolo, San Nicola e Carrassi. Anche in questi casi il contachilometri ha sei cifre. Sotto accusa, da parte dei sindacati, ci sono i pesanti tagli alle risorse effettuati dal governo nazionale che non consentono di investire in sicurezza. "La situazione è grave e pesante - riflette preoccupato Francesco Tiani segretario del Siap - le auto sono insufficienti così come il personale. La Puglia è tra le quattro regioni più a rischio, i tagli di personale e dei mezzi incideranno fortemente sulla lotta alla criminalità. Da un lato, infatti, c'è una malavita sempre più ricca e più organizzata, dall'altro una polizia sempre più ridotta di uomini e di mezzi. A Bari mancano 127 unità nella Questura, 187 al compartimento polizia stradale e 35 nel compartimento polizia ferroviaria, numeri destinati a crescere per i pensionamenti. Chiediamo di essere messi nelle condizioni di garantire ogni giorno a tutti i cittadini, e non solo ad una parte di essi, la sicurezza".

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