domenica 2 gennaio 2011

Auguri di BUON ANNO SIAP






Carissimi,
siamo arrivati alla fine di quest’anno, a tratti molto triste e in ragione di questo, anche molto, molto faticoso.
 Ho  riflettuto prima di decidermi di prendere carta e penna e fissare così alcuni concetti che ritengo ordinamentali per far comprendere …  anche a coloro che sono più propensi a “delegare” piuttosto che essere “protagonisti” nell’approccio alle diverse tematiche sindacali…..  che una visione “manichea” ….per cui i buoni si trovano tutti da una parte ed i cattivi dall’altra…….  delle problematiche che investono la categoria, non solo offende le intelligenze individuali, ma rischia anche di far perdere di “consenso generalizzato” l’intera attività messa in campo dal Sindacato nei confronti dell’uniche controparti esistenti  in sede nazionale, regionale e  in ambito territoriale. Con questo documento voglio rivolgermi a tutti colleghi, iscritti e non…. perché c’è un unico comune denominatore in tutti i rapporti capace di farli andare per il verso giusto, di velocizzare ed ottimizzare i risultati…. la sfida della fiducia“..quando c’è la fiducia c’è tutto.

Fiducia in sè stessi, fiducia negli altri,  fiducia nel sistema Sindacale …non fiducia intesa però come sentimento etico e di “buonismo” ma come strumento operativo capace di velocizzare e ottimizzare i risultati,
Grazie per la vostra fiducia, amicizia, affetto …..  una grande responsabilità  quella di guidare il  Siap   mi auguro di essere  sempre all’altezza e di non deludervi mai.
  Grazie per l impegno che assumete per contribuire a far si che il Siap sia rappresentato a livello provinciale , regionale e nazionale siamo  aumentati ancora di numero …. siamo  cresciuti – e parecchio - anche quest’anno .
 Dobbiamo essere davvero fieri ed orgogliosi del lavoro che tutti insieme abbiamo realizzato e dei lusinghieri risultati che abbiamo raggiunto grazie anche a chi ci ha remato contro pugnalandoci  alle spalle che ci ha reso più forti .
 Colgo l’ occasione   per  ringraziare coloro che in questi anni difficili mi sono stati vicino ………… mi hanno  seguito…..stimolato…. apprezzato o anche costruttivamente criticato per le posizioni che ho assunto, talvolta anche forti e scomode, ma senza mai perdere di vista gli obiettivi che me lo imponevano: la salvaguardia della dignità, il mio ideale di giustizia… grazie anche a chi mi ha sopportato so che non ho un carattere facile , ma anche su  questo ci sto lavorando …..
 …..mi sono impegnato con passione…. determinazione …. al rispetto della dignità dei colleghi, di farmi portatore dell’idea di democrazia e di rispetto del lavoro degli altri .…. grazie per la lealtà degli uomini  che compongono il Siap  sinceri e liberi, nel  rispetto della persona vista come essere umano…. nella ricerca del pieno rispetto dell’altro e nella condivisione di idee che abbiano come fine la tutela del bene comune, alzando lo sguardo verso il futuro migliore ….. perché solo  una Polizia che funziona può  garantire la  sicurezza ad un intero Paese, ne salvaguarda le potenzialità economiche e sociali, ne eleva l’immagine a livello internazionale ma soprattutto infonde tranquillità nel cittadino.
   Spero  che questo momento di difficoltà anche nelle relazioni sindacali questo Nuovo Anno  posso portare   una presa di coscienza da parte di tutti i  sindacati di categoria.
    Questo è il tempo per l’inizio di una nuova era sindacale; il contesto complessivo è difficile e la gestione del momento critico che si sta attraversando è un incubo che sembra sempre + lontano  la fine 
Rinnovo  l’impegno, anche per l’anno che verrà, nel contrastare ogni forma di prevaricazione delle istituzioni, ogni legge che possa portare alla privazione delle libertà individuali e costituzionali della polizia di Stato
Un impegno continuo  nel difendere la democrazia ed i valori più profondi dello Stato.
 Dopo mesi di buio assoluto ho deciso di scendere  nuovamente in campo    per il  sostegno  della categoria,    ma  questa volta  chiedo di scendere in campo anche a voi, a tutti voi - ora, subito, prima che sia troppo tardi - è perché sogno, a occhi bene aperti, una società libera, di donne e di uomini, dove non ci sia la paura, dove al posto dell’invidia  sociale e dell’odio di classe stiano  la solidarietà…. la generosità….. la dedizione,  l’amore per il lavoro, la
tolleranza e il rispetto per la vita. ….. ….. per dare un contributo piccolo o grande che sia  all’Italia…. che  abbia  un governo  giusto all’altezza delle esigenze più profondamente sentite dalla gente comune.  
Una missione molto ardua, con un  governo  criticabile, e che dovrà fare i conti con un paese in cerca di una sua identità ed i problemi di una nuova forma di povertà, riscontrabile in una fetta sempre più ampia della popolazione, che si trascina ancora oggi, l’illusione di destino diverso di benessere e sviluppo, non sempre corrispondente alla realtà.
Una nuova povertà che produce gli effetti devastanti riscontrabili su chi, potendo contare su pochi mezzi, subisce le conseguenze degli episodi di razzismo ed intolleranza, dove il divario culturale e a volte religioso, diventa l’alibi per nascondere il disagio sociale, occultato ma manifestato nelle periferie delle nostre grandi città. La perdita di certezze, un futuro incerto sfocia in episodi di bullismo, dove il debole è destinato a soccombere, oggetto di sdegno; bersagliato da violenze gratuite che creano altre illusioni, dove distinguere la vittima dal carnefice, è sempre più difficile.
Si distoglie l’attenzione dalle cose reali e di maggiore importanza, per rifugiarsi in un mondo virtuale di appartenenza  ….. direbbero  i nuovi precettori….. civiltà dell’immagine del non pensare. Ma la realtà è pure più grave: questi giovani li vedo  ogni giorno , crescere da soli, senza punti di riferimento, che mi guardano quasi a pretendere risposte che non so dare più neanche a me stesso.
Molti di loro crescono con un grappolo di rabbia e di violenza repressa dentro. Ed anche gli esempi degli adulti, complicano la situazione: la gente fa uso spropositato di violenza ed ormai si uccide per futili motivi. Per un nulla, si stermina la propria famiglia, o si elimina chi può nuocere alla nostra folle utopia di sicurezza. Anche quando qualcuno finisce nelle mani della giustizia, le risposte dei sanzionatori sono evasive e contraddittorie. Risposte che la società civile pretende di avere, senza alcun tentennamento.
Spesso  ho la sensazione che a nessuno importi veramente niente. ….  chi potrebbe fare qualcosa e a chi si illude che siano troppo lontane, per occuparsene. Penso alle multinazionali che occupano economicamente e culturalmente il sud del mondo ……. i miliardi di poveri che crescono, vivono e muoiono, mentre un quarto del pianeta gioca a Risiko, gettando gli avanzi nella spazzatura.
L’indifferenza è il vero cancro della società moderna. …..che uccide più delle guerre…. l’indifferenza dei ragazzi che proviamo  ad educare per un mondo migliore. …. l’indifferenza dell’uomo, che non vede… che non sente… che non commenta ciò che non gli appartiene. Malgrado  tutto , proviamo ad inventare ciò che di buono riusciamo ad estrapolare dal disgusto di ogni giorno ….. e……poi abbiamo la  solita speranza, che  anche se molte volte ci frega…….   ci spinge  lo stesso ad andare  avanti. …. si adagia sul nostro 31 dicembre per rinascere a nuova vita il 1° dell’anno. …. pazienza, se sarà bistrattata, criticata e distrutta dalla realtà dei successivi dodici mesi. … ed allora, speriamo perché questo ancora ci è concesso e  riproviamo a crederci ancora una volta….. proviamo a trasformare questo mondo, chissà che a crederci ancora, possa servire a qualcosa.
I migliori  auguri  per  un  felice Anno Nuovo  …. a  tutti  un forte  abbraccio  ed auguriamoci un 2011 migliore.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.