domenica 29 agosto 2010

Sacco e Vanzetti





Sacco e Vanzetti



                           


Il 23 agosto 1927 ,
due anarchici Italiani, Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti
vennero arrestati, processati e giustiziati sulla sedia elettrica nel
penitenziario del Massachussetts nonostante le prove che li
scagionavano . I due martiri furono riabilitati nel 1977 dall’ America .
Una storia di ordinaria ingiustizia, che divenne qualcosa di più grande
e simbolico nel tempo .
Quanti uomini diversi accomunati da uno stesso destino, quello di
essere assassinati "legalmente" , da uno Stato democratico.
I sindacati rappresentano una risorsa per un Paese, perché tutelano
quelle fasce della popolazione più deboli.
Il loro ruolo è, quindi, decisivo per la tutela dei diritti del
lavoratore, ma al tempo stesso per questa sua istituzionalità deve
adoperarsi in favore di tutti i cittadini, ma per farlo ha bisogno di una
identità politica , proviamo a ragionare sul nostro presente e soprattutto
sul nostro futuro, senza lasciare ai politici il compito di imporcelo.
Bisogna attivarsi per porre fine ad ogni forma di discriminazione,
così che le persone possano vivere e lavorare in condizioni
d’uguaglianza, dignità e giustizia. Come lo stesso Bartolomeo Vanzetti
comprese, quando rivolgendosi alla giuria che lo condannò alla pena di
morte, disse: «Mai vivendo l'intera esistenza avremmo potuto sperare di
fare così tanto per la tolleranza, la giustizia, la mutua comprensione fra
gli uomini . Il fatto che ci tolgano la vita, la vita di un buon operaio e di
un povero venditore ambulante di pesce...è tutto! Questo momento è
nostro! Quest'agonia è la nostra vittoria».
Il primo e più importante riconoscimento dei diritti sindacali si
trova nella Costituzione…... non dimentichiamoci che è l’ unico
strumento legale… non dobbiamo permettere che finisca … solo la lotta
paga . ….…. Ricordiamoci che il giorno che smetteremo di lottare per gli
ideali in cui abbiamo sempre creduto, perderemo la nostra identità di
combattenti e torneremo nel grigio anonimato degli sconfitti.


Ciccio TIANI

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