giovedì 4 agosto 2011

La storia è ciclica si ripetono sempre i soliti schemi e sistemi.



Migliaia di poliziotti rischiano ogni giorno la vita, e spesso anche la perdono, per proteggere i cittadini che spesso neanche lo meritano ; uomini e donne della Polizia di Stato compiono ogni giorno, in ogni parte d’Italia, veri e propri atti di eroismo che confermano l'amore e la vicinanza per il prossimo; purtroppo non sempre la comunicazione mediatica ne dà il giusto risalto. Tutti hanno diritto di manifestare per i loro disagi , ma quello che non si sa forse è che i poliziotti non sono contro di loro sono dalla loro parte … dalla parte del manifestante pacifico . Certo gli ordini sono ordini e loro sono obbligati ad eseguirli per evitare che qualcuno si faccia male, ma sanno benissimo dove devono fermarsi per il bene loro e del manifestante . Quanto è accaduto sulla tangenziale di Bari e zone limitrofe al Cara di Palese è stata proprio una giornata di guerra più che di guerriglia, tra contestatori armati con sassi e forze dell'ordine.Tutto ha avuto inizio quando un centinaio di immigrati ospiti del Cara di Bari hanno bloccato strade e binari nei pressi del Centro di accoglienza per protesta contro le lungaggini burocratiche che ritarderebbero il rilascio dello status di rifugiati e ciò non doveva accadere . Alcuni manifestanti armati di spranghe e sassi hanno lanciato grosse pietre attaccando i poliziotti e danneggiando le loro auto ; gli uomini delle forze dell’ordine , in tenuta antisommossa utilizzando anche gas lacrimogeni, hanno costretto i manifestanti ad indietreggiare e con enorme fatica sono riusciti a riportarli nelle vicinanze del Centro di accoglienza , ma tutto questo ha causato 35 feriti anche se alcuni molto gravi tra le forze dell’ordine . Non è possibile, in un quadro normativo come questo attuale , garantire posizioni di rispetto agli operatori di sicurezza ormai è solo un utopia perché per chi l’ha dimenticato una volta aggredire ed insultare una divisa significava offendere lo Stato …… ma ora lo Stato non è più Stato questa è ormai una certezza infatti in Puglia come nel resto delle regioni del Sud, si versa in condizioni critiche, messi in ginocchio dai tagli sulla sicurezza e sulla carenza organica della Polizia di Stato che anche se è passata ai vertici del ministero dell’Interno non ha ottenuto risposte concrete . Le promesse e i continui impegni assunti dal Governo e dal Ministro Maroni fino ad oggi non hanno avuto alcun riscontro concreto ;anche le continue sollecitazioni da ogni sede Siap al Ministro Maroni nelle quali più volte si è ribadito lo stato d’abbandono in cui versano ormai da diverso tempo i poliziotti e i gravi rischi di collasso del sistema sicurezza e la continua richiesta di trovare con urgenza una soluzione alle suddette problematiche perché preannunciare eclatanti manifestazioni pubbliche in tutto il territorio nazionale non è servito e non servirà perché sarebbe solo un ennesima delusione e umiliazione dover scendere ancora una volta in piazza per protestare contro la politica del Governo sulla sicurezza. La carenza d’ organico rischia di paralizzare le attività di prevenzione e controllo ed i segnali che giungono, di una recrudescenza di attività criminose sul territorio Pugliese , non possono lasciare indifferenti le istituzioni che dovrebbero, con le giuste pressioni, ottenere che le forze di polizia siano messe nella condizione ottimale per lo svolgimento del loro ruolo.Il Governo non solo non ha mantenuto le promesse fatte ai poliziotti, ma così non tutela neanche i cittadini . Infatti il racket è in crescita continua ed è sempre piu' emergenza per le estorsioni e sono aumentati anche i delitti . Solo l'impresa criminale può ringraziare il governo per aver dato meno fondi alla Sicurezza , così mentre nelle case dei furbetti si stappa lo champagne e si grida viva Berlusconi nelle questure si fanno i conti degli uomini per garantire almeno una pattuglia al giorno per garantire la sicurezza ai cittadini .Di certo, questo è il governo che più di ogni altro nella storia ha tagliato risorse alla giustizia e al funzionamento della sicurezza. Non passa giorno che un commissariato o una questura non abbiano difficoltà a mandare in strada una vettura perché non c'è benzina oppure a fare una fotocopia perché mancanti di toner e di carta o non possano fornire un cambio di divise alle forze dell’ordine.
La carenza di organico impedisce di fatto di assolvere in modo sufficiente ai compiti di prevenzione e repressione dei crimini,questo dimostra in tutta la sua evidenza quale è stata la politica della destra al governo: tante chiacchiere e grandi proclami mentre non si garantiscono neanche le misure minime di controllo dei territori , infatti , sono pochi i poliziotti lasciati a presidiare zone così estese della regione Puglia a garanzia del diritto di tutela fondamentale dei cittadini . Le Forze di Polizia sono costretti giorno per giorno a garantire l’ordine pubblico aumentando sempre più i loro compiti mentre diminuiscono sempre di più gli organici, le risorse e i mezzi. Mi chiedo con quali uomini, con quali mezzi si dovranno applicare queste norme di sicurezza se il governo non stanzia fondi necessari?Il governo spende solo parole, ma realizza come sempre pochi fatti oltraggiando con la loro indifferenza ogni giorno le forze dell’ordine che lavorano onestamente e spesso si trovano a non potersi difendere con le armi per paura di andare incontro a sentenze disciplinari ingiuste , come spesso capita quando un poliziotto si difende . Infatti a Bari le forze dell’ordine si sono dovuti barricare per non usare le armi contro gli immigrati a rischio di essere bruciati come topi in gabbia . Tutto ciò dimostra che la Puglia sta pagando un prezzo altissimo per la politica sbagliata del Governo Berlusconi che concentrando sulle nostre città un numero sproporzionato di richiedenti asilo, non solo hanno allungato in modo insopportabile i tempi della verifica delle domande , ma hanno scaricato sulle forze dell’ordine il peso di questo errore. Di fronte a questa situazione il SIAP non può tacere sulle responsabilità gravissime del Governo Nazionale. L'immigrazione non è una questione che può essere trattata in termini di mero ordine pubblico e di repressione perché alla luce di questi orribili fatti , urge, ora più che mai, una risposta politica all'altezza della situazione. Conscio che gli incidenti di oggi siano il frutto avvelenato della disperazione di chi, dopo lunghi viaggi della speranza in fuga da guerre, persecuzioni e fame, si vede negata la possibilità di un futuro di accoglienza per le insopportabili attese e per le pratiche di valutazione delle richieste di asilo ; tutto questa situazione poteva essere evitata , perché bastava smistare immediatamente in altre strutture gli immigrati che risultavano pericolosi e chi si era reso responsabile di reati andava immediatamente arrestato , processato ed espulso . Inoltre dovevano essere potenziate le Commissioni che esaminano le domande per ridurre gli estenuanti tempi di attesa. Fermo restando che l'asilo politico non è un "diritto" e fino a prova contraria dobbiamo valutare chi entra nel nostro Paese per poi diventare un "richiedente asilo" perché se sono violenti l’Italia non li deve tenere abbiamo già i nostri incalliti criminali e non possiamo anche assistere inermi a scene violente come quelle di Bari dove i nostri poliziotti venivano considerati dei birilli da colpire. Ci vuole un'iniziativa di presidio sul territorio per far sentire i cittadini italiani sicuri e tutelati.Per tale motivo, ci si auspica che i parlamentari italiani vorranno prendere in esame la questione e dare onorabilità e ruolo di rappresentanza istituzionale a chi compie fino in fondo e con sacrificio il proprio dignitoso dovere. Ancora una volta il Siap si trova a scrivere contro i tagli effettuati dall’attuale Governo non nascondendo la rabbia e la indignazione di fronte al continuo disinteresse . Gli operatori di Polizia non possono essere lasciati soli nel loro difficile lavoro, che spesso li espone, com’ è successo a Bari a violenze fisiche e verbali, ma vanno tutelati nella dignità e nel compito istituzionale che rappresentano ..Temo che la prossima volta potrà accadere l'irreparabile perché i segnali ci sono tutti, intanto , ai servitori dello stato va tutta la mia solidarietà per il lavoro immane che operano in una grave carenza organica .

Francesco TIANI

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